Confesso di avere un debole per i nonni. Forse perché ne ho conosciuti molti anche professionalmente e ho avuto il piacere di condividere con loro percorsi educativi che si sono rivelati sempre sorprendenti per la ricchezza di contenuti e di affetto.
Ma chi sono i nonni? Che cosa ci si aspetta da loro? Qual è il loro ruolo? Quali sono i compiti educativi dei nonni? Lo sapevate che sono considerati così importanti da avere un peso anche nelle valutazioni inerenti alle adozioni?
Il comune denominatore dei nonni che ho conosciuto nella mia esperienza professionale è descrivibile con una immagine: la cura. I nonni hanno una particolare attenzione nel prendersi cura dei loro nipoti di tutte le età, cura che insegna un particolare tipo di amore e che educa alla tenerezza. Sono persone diventate grandi, i saggi del villaggio, maturi per esperienza vissuta e per questo spesso più credibili ed efficaci fra gli adulti di riferimento.
Sanno fare molte cose, le hanno imparate nel tempo e i più fortunati le insegnano ai loro figli traghettando tradizioni e valori da una generazione all’altra. I nostri villaggi oggi sono caratterizzati dalla costante e pressante preoccupazione del lavoro.
Si lavora sempre, a tutte le ore, sette giorni su sette e si finisce col farsi continuamente sostituire per accudire e crescere i propri figli: i nonni, oggi più che mai, servono soprattutto a questo, a prendere il posto di mamma e papà, a dare loro una mano (a volte entrambe le braccia per la verità), a prendersi cura spesso a tempo pieno dei loro nipoti e così anche dei loro figli.
Un nuovo ruolo
I compiti educativi dei nonni finiscono per diventare assimilabili a quelli genitoriali. Sembra quasi che i nonni, intesi come nell’immaginario collettivo, siano stati sostituiti dai bisnonni, più anziani, vissuti nei momenti speciali e dedicati prevalentemente al racconto e all’ascolto.
I bisnonni sono i protagonisti delle domeniche a pranzo o delle gite fuori porta. I nonni sono sempre di più il continuum genitoriale, i nostri salvavita in un tempo in cui non si riesce più ad essere sempre presenti per i propri figli. Da qui anche le nuove responsabilità dei nonni che, pur molto presenti, devono necessariamente sapere riconoscere e rispettare i confini del proprio ruolo e della propria identità nei confronti dei nipoti pur così prossimi e dipendenti da loro.
Ciò comporta un dialogo e un confronto aperto, continuo, sincero e coraggioso fra le tre generazioni adulte del nuovo villaggio di cui siamo testimoni e protagonisti, con un solo unico obiettivo per tutti: il bene dei nostri bambini.