Qualche tempo fa mia figlia Sofia, la più giovane delle tre, mi ha dato un ottimo spunto di riflessione dicendomi semplicemente questa frase: “È disorientata perché non ha amici”. Non ricordo onestamente di chi stessimo parlando e non ha importanza in questo momento, ma è di sicuro qualcosa che mi ha colpito: a 20 anni, Sofia ha già capito cosa non deve mai mancare nella propria vita: gli Amici.

Certo non è una ricerca facile questa perché gli amici sono una merce rara, ma sono fondamentali anche nella vita di coppia e della famiglia. Al contrario, spesso, sia le coppie che le famiglie si chiudono alla socialità.

Proviamo a capire insieme perché fa bene aprire le porte di casa (e credetemi non importa quanto sia grande o piccola, nè se sia perfettamente in ordine o un po’ naïf) e condividere spazio e tempo con gli altri.

PLOS ONE, rivista scientifica che dal 2006, pubblica ricerche originali senza scopo di lucro ha pubblicato uno studio che rivela quanto segue:

“Gli amici fanno bene al cervello. Le relazioni sociali non migliorano solo l’umore, ma hanno un effetto quantificabile sulle performance cognitive.”

La rivista Nature Neuroscience ha pubblicato un’ulteriore ricerca a controprova di ciò, che dimostra che 

”i nostri bisogni sociali, di comunanza e di scambio con gli altri essere umani accendono nel nostro cervello le stesse aree stimolate dalla fame.”

Quindi, come abbiamo visto, essere umani implica per natura avere fame di amici oltre che di pane; inoltre è esperienza comune constatare che nuove relazioni aiutano ad affrontare le diverse situazioni esistenziali sostenendosi a vicenda; i legami affettivi che ne nascono nutrono la parte più profonda di ciascuno. Sentirsi amati non è mai troppo!

D’altronde senza scomodare eccessivamente scienziati, psicologi e antropologi ricercatori, comprendiamo istintivamente come l’intelligenza e lo sviluppo emotivo, affettivo e psicologico dipendano strettamente dalla possibilità di:

  • fare esperienze positive, belle, con altri esseri umani, da cui imparare nuove lezioni;
  • cooperare per trovare soluzioni a un problema,
  • condividere le proprie emozioni per non sentirsi soli.

Se questa apertura fa senz’altro bene fin da subito alle famiglie con bambini piccoli, che sperimentano nell’interazione sociale e nell’amicizia nuove e diverse gratificazioni relazionali, i più grandi e gli adolescenti hanno bisogno degli amici per esplorare emozioni, bisogni e desideri nuovi, alla ricerca di risposte interiori su chi siano davvero.

Capiamo allora come sia importante circondarsi fin da subito di persone con cui confrontarsi, ritrovarsi, crescere, offrendo ai nostri figli qualche esperienza e qualche modello in più a cui guardare e magari altri porti sicuri a cui tornare nell’arco della vita.

Eleonora Alvigini

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