Potremmo definire così la tendenza moderna a trascorrere i giorni di festa e di riposo dal lavoro, posizionati sul divano, invece che sfruttare l’occasione per vivere realtà diverse da quelle note e quotidiane!

Fra ciò che impigrisce questa nostra umana condizione è anche la sempre più frequente abitudine a vivere il più possibile on line. È risaputo che, specialmente durante i lockdown più recenti causati dalla pandemia da Covid, l’azienda che si è arricchita e ha aumentato vertiginosamente la propria fama sia stata proprio Amazon: “…Dopo l’anno dei record, un 2020 chiuso con 386,1 miliardi di dollari di fatturato, Amazon non si ferma: il colosso dell’e-commerce ha generato ricavi per 108,5 miliardi di dollari nel primo trimestre 2021” (wired.it)

Proprio così cari mamme e papà: dal divano facciamo crescere la pancia, i glutei e colossal digitali come Amazon ebay, ibs, e così via..ma anche i delivery food come glovo, deliveroo, just eat…

E, se da una parte non c’è dubbio sui vantaggi di questa epidemia digitale, dall’altra assistiamo e colludiamo quasi del tutto inconsapevoli a una nuova forma di schiavismo, quello dei riders:

“Corrono da una parte all’altra della città, in bici o in motorino, incuranti di pioggia e vento perché è il solo modo per guadagnare di più e magari portare a casa la giornata. Per loro non ci sono differenze tra festivi, weekend, orari notturni o tutto quello che un lavoratore dipendente di solito ha, e questo perché sono lavoratori “autonomi”, sebbene non siano loro a concordare la paga né a decidere le modalità con cui devono svolgere l’attività.” (Osservatoriodiritti.it)

Invece là fuori c’è un mondo reale con teatri, musei, mercati, paesaggi naturali e occasioni continue di esperienze che, oltre a tenerci lontano dalla tentazione di diventare sempre più pigri, ci permettono di vivere dentro vere relazioni con figli, partner, amici. Coraggio gente! Spalanchiamo le porte di casa e torniamo a vivere le nostre città. 

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