Di Eleonora Alvigini

Le coppie in procinto di chiudere la loro relazione si trovano, spesso, davanti ad un paradosso: se da una parte ci troviamo di fronte al bisogno di affrontare onestamente la crisi in una relazione fra adulti, dall’altra esiste il frutto più concreto ed evidente di quell’amore: loro, i figli.
Ora, quante volte abbiamo pronunciato la scioccante frase:”io darei la vita per i miei figli?”. Invece, nella maggior parte di queste situazioni, si chiede ai nostri figli solo di comprendere e, possibilmente di adattarsi.

“Dare la propria vita” si dovrebbe tradurre in trasformare i propri bisogni irrealizzati verso obiettivi possibili; ripensare la relazione che sento critica e difficile, ovvero richiede investimento da parte degli adulti su nuovi modi di essere coppia.
Si tratta di scegliere continuamente il vero bene, nel rispetto e nella reciproca promessa. Richiede molta serietà e senso di responsabilità verso se stessi, in primis, e verso l’altro.

Anche in una relazione di coppia matura, le emozioni e i sentimenti possono mutare il loro aspetto, causando crisi a volte, ma tutto può essere trasformato con pazienza, realismo e coraggio.

Siamo davvero genitori pronti a dare la vita per i nostri figli quando pensiamo a loro prima di decidere, prima di arrenderci, prima di scegliere.
Diamo la vita quando cerchiamo il vero bene e non ci limitiamo a sperimentare situazioni travestite di bene apparente che sembra non facciano male a nessuno, fino a quando non vengono alla luce per ciò che sono veramente.

In una famiglia non ci sono mai solo marito e moglie, ma anche i loro figli, a cui si devono risposte serie.
C’è un amore che non finisce mai, che si aspetta coerenza e fedeltà dalla coniugalità. Questo deve guidare la cura di noi stessi e dei nostri rapporti.
Questo ha valore contro la frustrazione, la fatica o il dolore di chi deve con pazienza, ogni volta, ricominciare.

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